Honor 20: La recensione

Dopo molte vicissitudini e cambiamenti di programma, sembra che l’azienda Honor abbia preso una decisione definitiva, confermando, in via del tutto ufficiale, che il suo nuovo dispositivo medio gamma Honor 20, sarà disponibile in Italia dal 28 giugno. Domani sarà disponibile sul mercato indiano.

Non è un periodo felice per il brand Honor che, così come Huawei, sta attraversando uno dei momenti più critici della sua distribuzione. Il ban disposto dal governo Trump, infatti, ha coinvolto entrambe le aziende e problematiche e polemiche non si apprestano a cessare. Sono pochi gli utenti che, dovendo acquistare un telefono, si avvicinerebbero a questi marchi poichè si vocifera che, sebbene si stia facendo il possibile per risolvere questa situazione nel migliore dei modi, i nuovi terminali non abbiano superato le varie certificazioni. Il fatto che sia stata ufficializzata la data di lancio in Italia ci fa pensare che le problematiche stiano trovando un epilogo positivo ma la domanda è una: acquistereste, in questo momento, un dispositivo Honor? La risposta probabilmente sarà negativa e dispiace un pò perchè Honor 20 è un bel telefono anche se un tantino costoso rispetto alle caratteristiche tecniche.

Da un punto di vista estetico, Honor 20 convince largamente. Si allinea perfettamente con la tendenza del momento, i bordi stondati e i materiali di qualità, vetro e metallo, donano al dispositivo una sensazione di robustezza e solidità, tipica dei top di gamma. Honor 20 è un bel telefono, ha il tasto di accensione posto lateralmente, che funge anche da sensore per le impronte digitali, veloce e preciso. Il display, con rapporto schermo-corpo 91,6%, non ha notch o tacche ma un piccolo foro in alto in cui è incastonata la fotocamera frontale da ben 32 megapixel. Il telefono è Dual SIM ma manca di certificazione IP68 e possibilità di espandere la memoria tramite MicroSD.

Il pannello di Honor 20 purtroppo non è quello tipico di un top di gamma. Il display, infatti, in tecnologia LCD IPS, misura 6.26 pollici, in diagonale, ha una risoluzione FHD+. Nonostante non sia un AMOLED, si comporta molto bene, anche sotto la luce del sole, i colori sono molto luminosi e i neri abbastanza profondi. Tutto sommato, per essere un LCD, è molto bello.

Il comparto hardware, invece, è molto potente ed è sicuramente uno dei punti di forza di questo bel telefono. Con a bordo un processore Kirin 980, 6 GB di RAM e 128 GB di memoria interna non ha nulla da invidiare ai top di gamma della concorrenza: l’utilizzo è sempre fluido e molto piacevole.
L’ottimo processore è ben supportato da una batteria da 3750 mAh che certamente ci farà arrivare a serata inoltrata con il telefono ancora carico ma, la combinazione di questi due componenti fà sì che il consumo sia lento e costante, un connubio stupefacente, da non sottovalutare.
La nota stonata è soprattutto l’interfaccia grafica, la Magic UI 9.1, che, su questi dispositivi, non ha mai convinto fino in fondo. Il sistema operativo invece è Android, aggiornato alla versione 9.0 ossia l’ultima e già a bordo le patch di sicurezza di aprile.
Non possiamo esimerci dal sottolineare, pero’, alcune mancanze tra le gesture, probabilmente non fondamentali ma di sicuro costituiscono quei particolari che rendono più piacevole l’utilizzo del telefono nel complesso.

Non è possibile, infatti, impostare lo sfondo scuro dell’interfaccia, opzione ormai presente su tutti idispositivi della concorrenza, così come non è presente attivare il telefono mediante il doppio tap: per attivarlo possiamo solo schiacciare il tasto laterale dell’accensione ma, essendoci incorporato il sensore delle impronte digitali, questo comporterà lo sblocco del telefono, particolare un pò scomodo.
Possiamo attivare lo schermo anxhe solo alzando il dispositivo ma, essendo ben calibrato il riconoscimento del volto, potremmo “rischiare”, anche in questo caso, di sbloccare il telefono, pur non volendolo.

Proseguendo la nostra recensione, andiamo a scoprire il comparto fotografico di questo dispositivo che probabilmente vince, ma non convince del tutto.

Sulla backcover troviamo 4 sensori: uno principale da 48 MP con apertura f/1.8 (Sony IMX586), uno da 16 MP con f/2.2 (Super Wide Angle), e 2 sensori da 2 MP, uno macro senza messa a fuoco e uno addetto alla profondità.
Nel complesso gli scatti sono buoni ma non stupefacenti, stesso discorso per i video.
La fotocamera frontale, come abbiamo accennato in precedenza, è alloggiata nel piccolo foro situato nella parte superiore del display. E’ da 32 MP con apertura f/2.0. I selfie sono di buona qualità ma non stupiscono.

Honor 20 sarà disponibile nelle colorazioni Midnight Black e Sapphire Blue ad un prezzo di listino pari a 499 euro, sicuramente non pochi e, stando agli avvenimenti degli ultimi tempi, consigliamo di aspettare un pò per l’acquisto di questo dispositivo che rispetta perfettamente le caratteristiche di un medio gamma. Certo, ci si aspettava un pò di più e, probabilmente, quando il prezzo si aggirerà intorno ai 300 euro, il suo acquisto sarà consigliatissimo.

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